Investimenti

09.09.15
L’oro e l’influenza orientale

Secondo il presidente dell’Associazione nazionale che si occupa della tutela comparto orafo, la Antico, Labitalia Nunzio Ragno, la quotazione dell’oro sarebbe in calo a dispetto di quella dei gioielli, che sembra invece riprendere quota.

La diminuzione del prezzo del petrolio ha ristretto le spese di produzione ed i cenni di ripresa economica stanno dando fiducia agli investitori. Restano infatti positive le previsioni sulla quotazione dell’oro, nonostante la continua offerta, ad oggi dai mercati internazionali vi è anche molta richiesta.

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una riduzione dei costi dell’oro in quanto materia prima e ad un ridimensionamento del valore dell’oro, ma in particolare di recenti diversi segnali sociali fanno intuire che nel prossimo periodo la domanda di gioielli preziosi aumenterà, in particolar modo dall’oriente.

Da quella che sembra essere “l’occidentalizzazione” di paesi come la Cina stanno portando infatti ad un aumento degli stipendi, come anche in India dove l’aumento demografico è in continua crescita e dove si stimano tra i 5 e i 7 milioni di matrimoni l’anno. Un popolo molto giovane che per tradizione vede le ragazze spose portare una dote di almeno 200 grammi di oro; facile trarre delle conclusioni sulla richiesta del pregiato materiale.

In realtà, nonostante le recenti riforme, l’India ha sempre avuto regole molto rigide sull’importazione dell’oro dall’estero, aggirate senza mezzi termini dal contrabbando. Ad oggi il bisogno impellente di procurare oro dall’estero sta scatenando un fenomeno di massa, che spinge questa ricerca proprio verso i paesi europei.

Ma dai dati divulgati dal China Gold Association, pare che il primato di maggiore consumatore di oro al mondo sia passato da Nuova Delhi alle mani di Pechino.

Anche se pare che gli investitori cinesi, indebitatisi con le banche per l’acquisto di azioni, abbiano dovuto ricorrere alla vendita dell’oro da investimento per saldare i debiti contratti. La variazione del prezzo dell’oro e dei metalli preziosi è determinata da decine di fattori, tra cui anche i tassi di interesse imposti dalla Fed, che sono stati rinviati al mese di settembre.

Grazie al miglioramento dei mercati finanziari ora gli investitori cercano meno l’investimento in oro, considerato da sempre il bene rifugio per eccellenza.

L’aumento della popolazione di origine orientale, in particolare nelle grandi città italiane come Roma, non può non tenere conto di questi fenomeni sociali.

Labitalia Nunzio Ragno parla infatti ai proprietari dei compro oro italiani: “è bene adeguare le proprie attività agli sviluppi del mercato e, dunque, spostare l’attenzione anche alla commercializzazione della gioielleria nuova”.

Anche nel settore dei compro oro è necessario rimanere al passo e ampliare quindi l’attività non solo ad ritiro dell’oro usato ma anche a quello più ampio dei gioielli preziosi. Insomma i negozi di compro oro Roma dovranno ingegnarsi anche per la vendita di gioielleria nuova e usata.

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