Investimenti

21.12.16
La quotazioni dei diamanti

I diamanti sono pietre rare e di una bellezza unica, proprio per questo sono tantio ambiti dalle donne, molte delle quali non desiderano altro che ricevere un anello di fidanzamento con un solitario.
Non tutti i diamanti, però, sono uguale e, se non si è esperti, è difficile capire quali sono le caratteristiche che differenziano un diamante di pregio da un pezzo meno prezioso.
Il valore di una gemma si valuta combinando le quattro caratteristiche principali, che danno vita alla regola delle 4 c: carats, clarity, colour, cut ovvero carati, purezza, colore e taglio. Ogni diamante ha infatti una quotazione differente in base a questi parametri: prima di acquistare o vendere un oggetto con diamante è infatti sempre consigliabile leggere online le quotazioni dei diamanti aggiornate in tempo reale.

Come tutte le pietre preziose anche i diamanti si misurano in carati. Questa unità di misura ne determina il peso e quindi la grandezza. Si tratta di un sistema che prende le origini dal seme della pianta di carrubo. Un tempo, infatti, i diamanti venivano pesati insieme a questi semi. Ora il carato è stato convenzionalmente fissato a 0,2 grammi. Un carato è composto da 100 “punti”, quindi un diamante che pesa 25 punti pesa un quarto di carato, ovvero 0,25 carati.

La purezza (clarity) è la seconda caratteristica che differenzia un diamante da un altro e si usa per indicare fino a quale grado un diamante è privo di imperfezioni. All’interno di ciascuna gemma sono presenti tracce di non cristallizzato, cioè del materiale da cui ha avuto origine il diamante. Si chiamano inclusioni e rendono in un qualche modo ogni esemplare unico. In ogni caso meno ce ne è e più il diamante è puro e quindi ha valore. Nella maggior parte dei casi si tratta di tracce non visibili a occhio nudo.

Ci sono tre principali sistemi di graduazione internazionali per classificare i diamanti: GIA, CIBJO e HRD. Un diamante privo di imperfezioni esterne  e interne è definito fl "puro" dal sistema GIA. C’è poi un complesso sistema di classificazione del grado di purezza conosciuto come terminologia unificata Confedorafi.
Il colore è la terza caratteristica dei diamanti. In pochi lo sanno ma i diamanti possono essere di moltissimi colori. I più diffusi sono gialli o marroni, più rari sono, invece, quelli trasparenti e definti incolori. Gli esemplari più rari sono, infine, quelli che hanno un colore ben definito, chiamati “fancies”.
Infine il taglio: questa carattersitica del diamante è quella più influenzata dall’uomo. Il taglio del diamante ne influenza lo scintillio e il fuoco e perciò non dipende dalla natura, ma dall’abilità dell’intagliatore, che rivela e valorizza la bellezza della gemma.

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