Trading online

Definizione e principi generali della compravendita online:

Il trading online, è uno dei servizi in massimo sviluppo messi a disposizione da internet.
Purtroppo, non è ancora sviluppato, perché le persone sono frenate da un senso di sfiducia in questo nuovo medium.
Il trading on-line è nato nel 1999 in Italia quando ne sono stati regolati gli aspetti dalla Consob.
Questo servizio conosciuto anche come TOL, l'acronimo inglese, corrisponde alla compravendita di strumenti finanziari tramite internet.
In pratica esso consente l'acquisto e la vendità on-line di strumenti finanziari come ad esempio azioni, titoli di stato, obbligazioni e altre cose.
Il trading online si può definire anche come la commercializzazione di beni e servizi tramite internet, l’applicazione d’operazioni finanziarie e di borsa, la distribuzione in rete di contenuti digitali, gli appalti pubblici per via elettronica ecc.

Il commercio online si può classificare in due categorie principali:

Business to Consumer: dove da un lato vedono coinvolta l’azienda e dall’altro i consumatori finali.
Questa tipologia di trading nasce dalla presenza su internet d’innumerevoli aziende che offrono alle persone di poter acquistare qualsiasi cosa online.
Ad esempio l’acquisto in internet con carte di credito.

Business to Business: queste vedono coinvolte due o più aziende che interagiscono tra loro.
Un’azienda ordina tramite internet la merce dai propri fornitori, in questo modo ha la possibilità di cambiare l’azienda controparte con il vantaggio di non vincolarsi agli stessi partner.

Nell’uso di servizi di trading online si possono evidenziare una serie di vantaggi per l’acquirente:

Diminuzione dei prezzi: i prodotti o servizi sono disponibili da più aziende e quindi vi sarà maggior concorrenza,
Accesso a prodotti diversificati tra loro,
Migliore qualità del servizio o prodotto,
Aumento degli acquisti dei prodotti di venditori dislocati in altre aree geografiche.

Dal punto di vista finanziario tra i vantaggi troviamo la possibilità per l’investitore di informarsi su un titolo di borsa e il suo andamento ed inoltre, vengono richiesti a questo i minori costi di commissione per effettuare le giuste scelte d’investimento.
Internet può creare un contesto in cui le componenti emotive, che guidano un investimento finanziario, hanno il sovravvento su quelle cognitive soprattutto a causa della solitudine dell’operatore di fronte al computer e della velocità delle transazioni.
Questo processo è esaltato da internet, perché la rete dà la sensazione di poter tenere sotto controllo i mercati a qualunque ora del giorno e della notte.
Il trader si ritrova tra due poli: la paura e l’avidità che, quando vanno in collisione, riducono le capacità di controllo dell’investitore, il quale si sente invincibile a correre rischi sempre più grandi e a prendere decisioni più frettolose.

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